Descrizione
La bellezza fin dai tempi dei Greci era qualcosa di grandioso, che toccava non solo gli occhi ma lo spirito, l’anima, la profondità dell’essere umano. Anzi, la bellezza non era umana, era divina. Raggiungibile solo dagli eroi, comprensibile solo dai filosofi, misurabile solo dai matematici. È in epoca moderna che la bellezza viene associata all’arte, cercando di definirla, di renderla materia accessibile solo a esperti che decidono ciò che è “bello” e ciò che è “brutto”.
Furono per primi i dadaisti a capire che la bellezza non si trovava solo nei musei, nell’arte dipinta o scolpita e che era inutile venerarla da chi la sfregiava nei campi di battaglia della prima guerra mondiale.